Ambiente
Vivere ecosostenibile: tutte le soluzioni a portata di mano
Dal cibo all’auto, la soluzione anticrisi che salva l’ambiente
Effetto serra, eutrofizzazione delle acque, deforestazione, inquinamento, piogge acide, riscaldamento climatico. Sono tanti i danni ambientali causati dall’uomo. Eppure, in questo periodo storico di crisi, il tema dell’ecosostenibilità torna a ricordarci come il cambiamento parta dal piccolo contributo di ciascuno di noi. Diminuendo i consumi, producendo meno inquinanti e sfruttando fonti di energia rinnovabile.
Il futuro è già qui
L’ecosostenibilità non appartiene solo al futuro: molte soluzioni esistono già. Basti pensare agli elettrodomestici – frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie – ad alto rendimento energetico (classi A, A+, A++ e A+++). O alle auto a GPL (gas di petrolio liquefatto) che hanno emissioni di inquinanti molto inferiori di quelle a benzina. O alle sempre più diffuse installazioni di pannelli solari termici, che riscaldano l’acqua con l’energia del sole. O ancora alle lampade fluorescenti e a LED (acronimo di Light Emitting Diode, ovvero “diodo a emissione luminosa”) che hanno soppiantato le vecchie lampade a incandescenza: sono infatti più efficienti e durano fino a dieci volte di più. Tuttavia molto può e deve essere ancora fatto.
Meno carne, più benessere
L’alimentazione nei Paesi industrializzati è ricca di proteine animali. Secondo le statistiche una dieta di questo tipo è dannosa per la salute, perché aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di tumori, ma anche il suo impatto ambientale non è da meno. Per produrre 1 chilogrammo di carne bovina, infatti, vengono consumati dai 5.000 a 7.000 litri d’acqua (destinati a coltivare i cereali stessi) e dai 5 ai 7 chilogrammi di cereali (destinati a nutrire gli animali). Per produrre tanti cereali e per far pascolare gli animali, inoltre, vengono continuamente disboscate aree molto vaste. E non è tutto. L’industria della carne inquina più di qualunque altra attività: gli animali allevati nel mondo producono 130 volte più escrementi dell’intera popolazione umana. Infine non bisogna dimenticare il risvolto sociale: consumare molta carne significa destinare enormi quantità di cereali all’allevamento degli animali, sottraendole al sostentamento umano nei Paesi poveri. Un po’ di carne in meno, quindi, fa bene alla salute e all’ambiente ed è più equo.
Una montagna di spazzatura
Quasi tutte le nostre attività, in casa come a lavoro, comportano la produzione di materiale di scarto: carta, plastica, vetro, sostanze organiche… Ogni anno in Italia si eliminano oltre 30 milioni di chilogrammi di rifiuti (oltre 500 chilogrammi a persona), più di due terzi dei quali finiscono in discarica. Per limitare la crescita di questa enorme montagna di spazzatura si può seguire la regola delle tre R.
La regola delle 3 R
- Riutilizzare
Il più delle volte i rifiuti diventano tali perché non si considera la possibilità di recuperarli per altri usi. Un foglio di carta stampato su un lato, una scatola di cartone, un contenitore di plastica o di vetro, un tessuto, un mobile possono ancora tornare utili se ci si inventa un modo di riutilizzarli.
- Ridurre
Ci sono poi materiali che diventano rifiuti senza mai essere stati nemmeno utilizzati, come le confezioni dei prodotti che acquistiamo. La mossa giusta in questo caso è produrre meno rifiuti proprio evitando di comprare materiali superflui, oppure riutilizzandoli.
- Riciclare
Quando proprio non si può fare a meno di buttare via, seguire la raccolta differenziata: il riciclo dei vari materiali consente di dar loro nuova vita sotto forma di oggetti diversi, la cui produzione costa meno energia di quella necessaria per fabbricarli ex novo.
E, ovviamente, non lasciare mai nessun rifiuto per terra: lì, infatti, è destinato a restare per un periodo incredibilmente lungo e nel frattempo, degradandosi, disperderà sostanze che inquineranno l’ambiente e avveleneranno le piante e gli animali che ci vivono. Ecco qualche esempio.
Tempi di biodegradabilità
- Fazzoletto di carta 3 mesi
- Sigaretta 1-2 anni
- Gomma da masticare 5 anni
- Lattina 10 anni
- Sacchetto di plastica 100 anni
- Bottiglia di plastica 100 anni
Sulla strada giusta
Le sostanze eliminate dalle auto (anidride carbonica, biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri sottili etc.) provocano malattie respiratorie e tumori, oltre a contribuire a determinare i fenomeni dell’effetto serra delle piogge acide. Eppure le automobili continuano a essere una delle principali forme di sfruttamento delle risorse: in Italia coprono un terzo dei consumi energetici, e la gran parte utilizza combustibili derivati dal petrolio (benzina e gasolio). Il risultato è che dal traffico automobilistico deriva il 17% delle emissioni di anidride carbonica del pianeta e l’80% dell’inquinamento delle città. Cosa può fare ciascuno di noi? Certamente diminuire i consumi e le emissioni della macchina, curandone la manutenzione e adottando uno stile di guida intelligente (per esempio spegnendo il motore se l’auto resta ferma per più di 30 secondi, o scegliere di percorrere brevi distanze a piedi, in bicicletta o sui mezzi pubblici).
Quale futuro?
Per quantificare il consumo di risorse da parte dell’uomo viene utilizzata un’unità di misura definita “impronta ecologica“. Essa indica la superficie terrestre produttiva necessaria per soddisfare il nostro fabbisogno di cibo, materie prime ed energia. L’impronta ecologica media della popolazione mondiale si attesta oggi a 2,3 ettari a persona – mentre volendo conservare l’equilibrio del pianeta non si dovrebbero sfruttare più di 1,9 ettari a testa – con la prospettiva che, se nel prossimo futuro i nostri consumi manterranno lo stesso ritmo, entro il 2050 avremo consumato tutta la superficie produttiva disponibile.
Consigli per vivere ecosostenibile
- Quando vai a fare la spesa, porta con te una borsa riutilizzabile ogni volta
- Tra gli alimenti scegli i prodotti freschi, di stagione e locali
- Mangia meno carne
- Compra prodotti con il minore imballaggio
- Evita il più possibile di utilizzare stoviglie usa e getta
- Riduci il consumo di detersivi e scegli quelli più biodegradabili
- Prima di gettare un oggetto immagina un suo possibile riutilizzo, riparazione o donazione
- Fai una corretta raccolta differenziata dei rifiuti
- Spegni le luci quando non servono, anche se per breve tempo
- Spegni elettrodomestici, tv, computer e dispositivi vari quando non li usi
- Usa il meno possibile l’auto
