L’amore ai tempi dei Social Network

“Gli piaccio, mi cerca in chat e mette mi piace a tutte le mie foto”.
“Che dici, gli scrivo su Facebook? Vorrei tanto conoscerlo!”.
“Gli ho mandato una domanda su Ask chiedendogli se è interessato a qualcuna”.

E’ incredibile quanto la nostra vita ormai sia comandata dai social network, quanto essi ci influenzino nelle nostre scelte, nelle nostre azioni, e quanto effetto abbia su di noi qualcosa che effettivamente non è reale.

Amici fittizi, amori nati e morti nel web, da strumento per la comunicazione veloce e istantanea Facebook è diventato un modo per agire sottobanco nelle vite degli altri, per scrutarle e farci influenzare creando rapporti che non possono esser definiti tali.

Spesso ormai diciamo di conoscere una persona avendo parlato solo su Facebook, essendoci conosciuti su Facebook discutendo animatamente di argomenti futili o addirittura profondi.

Ma qual è la verità? La verità è che queste relazioni mancano di qualcosa, mancano di quel fondamentale particolare che rende una persona vera: è facile parlare dietro a un computer, sembrare una persona estroversa, litigare, fare i gradassi.

Ma, parlando sinceramente, con quante delle persone con le quali abbiamo parlato su Facebook ci salutiamo la mattina dopo a scuola?
E poi continuiamo a parlare il pomeriggio dopo come fosse niente, come se la mattina invece di ignorarci a vicenda ci fossimo corsi incontro e ci fossimo abbracciati.

Odio conoscere le persone su un social network: una persona, la prima volta che ci parli, devi vederla, devi toccarla, devi tenere il tuo sguardo fisso nel suo, osservare le sue espressioni e pian piano capire che persona è dal modo in cui si muove, dalla sua voce, e non dalla maschera che si crea sul suo profilo.

Quante belle persone ci sono in rete, ma come mai usciamo con i soliti cinque?
Quanti veri amici che conosci “chattando”, ma come mai quando ne hai bisogno non sono loro a consolarti?

I rapporti, quelli veri, sono fatti di sorrisi e lacrime, di chiamate nel cuore della notte per “sentire la voce” dell’altro.
I rapporti veri sono quelli che instauri dal vivo e che permarrebbero anche se usassimo Facebook solo per necessità.
Questi sono i rapporti degni di nota, quelli che purtroppo al giorno d’oggi scarseggiano perché è più facile accendere il computer o il cellulare piuttosto che il cervello e un sorriso.