Tendenze
Previsioni meteo, l’uomo cerca di scoprire il clima del futuro
Da oltre un secolo, la meteorologia è la scienza che risponde al bisogno dell’uomo di avere informazioni sul futuro… o almeno sul clima che lo attende all’indomani. Ecco perché le previsioni meteo sono così importanti ancora oggi.
Come si muovono le nuvole, perché arrivano i temporali o, al contrario, c’è grande siccità, quando compare la nebbia. Da sempre l’uomo è stato interessato ai fenomeni atmosferici e ha tentato di dare risposte a queste domande, prima attraverso la religione e il mito, poi con la scienza e la ragione. Tuttavia, quello del clima è un settore che continua ad affascinare e ad affascinarci tutti: chi non ha mai aspettato per guardare le previsioni meteo dopo il telegiornale, o ha cercato informazioni in Internet?
È naturale: vogliamo sapere quello che ci attende nei prossimi giorni, e possibilmente in maniera più precisa possibile.
Partiamo da un dato: oggi le previsioni meteo sono più attendibili rispetto al passato e , in particolare, la loro affidabilità è molto elevata nei primi due giorni, per poi scendere in quelli successivi.
Merito dei progressi della meteorologia odierna, che si basa sulle cosiddette “previsioni meteorologiche numeriche”, secondo cui i processi atmosferici possono essere descritti dalle leggi della fisica e simulate attraverso un complesso sistema di equazioni. Per raccogliere i dati si sfrutta una fitta rete di strumenti sparsi nel mondo: si contano circa 10mila stazioni di rilevamento che, ogni tre ore, grazie a strumenti come termometri, anemometri, igrometri, pluviometri misurano i parametri più importanti per fornire le previsioni (e cioè pressione, temperatura, vento, umidità, nuvolosità e quantità di precipitazioni), oltre che fenomeni locali nei pressi della stazione (presenza di neve, pioggia o nebbia, ad esempio).
Accanto a questo, c’è la raccolta dei dati in aria, che avviene con aerostati o palloni-sonda che studiano le condizioni atmosferiche fino a 20 chilometri di altezza e trasmettono poi i risultati a terra, nonché boe automatiche e navi che registrano dati meteo sui mari e stazioni automatiche a livello locale per previsioni di tipo regionale, a piccola scala.
Oggi si leggono spesso di polemiche e problematiche che sorgono da eventuali previsioni meteo “sballate” (frutto, in breve, di variazioni impreviste e improvvise di eventi climatici). Quindi, modelli sofisticati e super computer non sono sufficienti a rendere perfette questi strumenti. Cosa resta da fare, a noi poveri uomini normali, soprattutto in questa strana estate 2014 in Italia, caratterizzata da fasi alterne di giornate umide e piovose e periodi di caldo intenso o vere e proprie ondate di afa? Veniamo da un mese di giugno che, secondo gli esperti, è stato il più caldo degli ultimi 135 anni, mentre invece luglio rischia di vincere la graduatoria di quello più “pazzo” di sempre, viste le tante giornate quasi autunnali che ci ha “regalato”, con tanto di temporali, bombe d’acqua, nubifragi e “Flash Storm”.
Una delle possibili soluzioni è appunto quella di confidare nella meteorologia, cercando maggiori notizie online e controllando costantemente gli aggiornamenti delle previsioni meteo. Il web come al solito viene in soccorso di quanti hanno la necessità di informarsi in tempo rapido e veloce sul clima che li aspetta da lì a poco, magari in vista di un viaggio o delle ferie.
Insomma, se il tempo è pazzo non ci resta che adeguarci e, sfruttando tutte le risorse che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione, tentare almeno di conoscere in anticipo le sorprese che ci riserverà!
