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Bellezza viso

Cosa sono le cicatrici e come curarle? Tutti i rimedi più recenti

Cosa sono le cicatrici

La natura del corpo umano rivela molte volte degli aspetti meravigliosi. Introduciamo l’argomento delle cicatrici e di cosa sono in questo modo, perché quando gli esseri umani e gli animali si feriscono, si bruciano o subiscono degli interventi, il corpo mette in moto dei processi di cicatrizzazione per riparare alla lesione prodotta. Si tratta di un processo di guarigione che mira al ritrovamento della salute e del benessere, ovvero alla scomparsa della ferita.

Le cicatrici sono quindi la conseguenza di un processo che il corpo mette in atto per guarire da una lesione subita, la quale può avere una natura multipla. La comunità scientifica ha diviso le cicatrici in molte tipologie, ma le maggiori sono le cicatrici ipertrofiche e atrofiche. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, qual è la natura di queste cicatrici e come si manifestano nel corpo umano.

La cicatrice cheloide e retraente

Le cicatrici possono manifestarsi anche in altre due tipologie, ovvero la cicatrice cheloide e la cicatrice retraente. La cicatrice cheloide rappresenta la forma estrema della cicatrice ipertrofica, ovvero la sua espansione. Si tratta di una reazione tissutale che difficilmente risulta essere reversibile, in quanto l’invasione non interessa solo i tessuti propri del trauma, ma anche quelli vicini. Avviene quindi una sorta di invasione che espande l’area di interesse della cicatrice.

La cicatrice retraente è invece caratterizzata da una retrazione cutanea. In questo caso si manifesta con una riduzione della superficie interessata che solitamente interessa le aree articolari che sono sottoposte ad estensione o flessione. Il risultato più grave indotto dalla cicatrice retraente si basa sul deficit funzionale che essa apporta al corpo, il quale può interessare regioni come gli arti superiori e inferiori, il collo o le mani.

I fattori di rischio

Esistono dei fattori di rischio legati sia al paziente che alla procedura chirurgica, i quali possono essere colpevoli di dare vita alle cicatrici della natura descritta. Per quanto riguarda i fattori di rischio legati al paziente, può trattarsi di sedi corporee particolari come la spalla, le scapole, il torace e il lobo dell’orecchio che abbiano una struttura particolare e quindi soggetta alla nascita di problematiche durante il processo di cicatrizzazione. La razza africana e caraibica è un fattore considerato a rischio dalla comunità scientifica, così come una predisposizione genetica e la presenza di cicatrici cheloidee e ipertrofiche formatesi nel passato. Anche la giovane età è considerata un fattore di rischio legato al paziente nella comparsa delle cicatrici.

Per quanto riguarda i fattori di rischio legati alla procedura chirurgica, può trattarsi di tensioni cutanee che interessano la sutura, di ritardi nella guarigione dovuti alla comparsa di ematomi o di diastasi sulla ferita interessata, ma anche e soprattutto di infiammazioni e infezioni della ferita.

Le strategie di trattamento

La corretta valutazione della tipologia di cicatrici è considerata un punto di partenza necessario per il suo miglioramento. I trattamenti medici che interessano le cicatrici ipotrofiche sono infatti diversi da quelli che interessano le cicatrici atrofiche, così come è diverso l’iter da seguire da parte del paziente per completare il processo di guarigione.

Diverse sono quindi le strategie di trattamento e anche di prevenzione. L’adeguatezza terapeutica dipende, infatti, da una pluralità di fattori e al giorno d’oggi esistono tante modalità di trattamento che spaziano dagli interventi chirurgici alla medicazione. Ogni paziente è diverso, possiede una tipologia di tessuti che chiede di essere analizzata con cura. Un’anamnesi completa della situazione del paziente si propone quindi necessaria per capire le cause delle cicatrici e anche la loro natura. La strategia di trattamento deriva, in altre parole, dalla tipologia di cicatrici che si manifestano e dal profondo studio dei fattori che hanno potuto generarle.

La scienza sta lavorando intensamente perché le cicatrici possano un giorno scomparire, soprattutto per quanto riguarda il decorso post operatorio, ma la cicatrice stessa deve sempre e in ogni caso essere intesa come un processo dalla natura inevitabile e soprattutto naturale, che il corpo umano mette in atto per rimarginare le ferite e quindi per riportare le persone ad uno stato di salute e benessere pre-trauma.

Anche se le cicatrici si manifestano con una forma antiestetica alla vista e al tatto, esse chiedono di essere considerate come una forma di difesa che il corpo mette in atto per guarire dai traumi. Si tratta di un processo di rimarginazione che i tessuti attuano per chiudere le ferite, qualsiasi sia la loro natura e la loro causa, dai tagli alle abrasioni, dalle ustioni fino agli interventi chirurgici e alle cicatrici che possono insorgere a conseguenza dell’acne. Le cicatrici devono quindi essere lette come una difesa e come un programma di guarigione che il corpo mette in atto in modo naturale e per preservare la salute dell’organismo.

Le cicatrici possono mettere a disagio le persone in quanto la loro natura estetica è poco piacevole, soprattutto se si tratta di posti molto visibili come ad esempio il viso, il collo o gli arti. Più una cicatrice è esposta e più la parte emotiva può essere coinvolta, perché l’occhio degli estranei può cadere su questa forma e quindi mettere in imbarazzo le persone. Sono molti però i metodi che possono essere impiegati per prevenire la formazione delle cicatrici, ma anche per aiutare il processo di rimarginazione dei tessuti, la scomparsa o la limitazione del fenomeno sotto il punto di vista estetico. Si tratta di rimedi che possono assumere due nature principali, ovvero possiamo parlare di rimedi preventivi e post trauma, farmacologici o di origine naturale.

Rimedi medici alle cicatrici

Ora che abbiamo analizzato quali sono i maggiori rimedi preventivi alle cicatrici, possiamo comprendere quali sono i rimedi medici alla loro comparsa. Esistono diversi rimedi, che si basano sull’applicazione di farmaci come detto a base di cortisone in gel o pomate, o anche in fogli di gel di silicone che lavorano per rimarginare in modo migliore la ferita e combattere quindi la formazione della cicatrice.

Un altro metodo medico per combattere le cicatrici si basa sul trattamento laser. Si tratta di un sistema indolore, molto veloce e che permette di ottenere dei risultati soddisfacenti. In questo caso è fondamentale rivolgersi a centri specializzati nelle procedure, dotati di attrezzature all’avanguardia e di personale altamente qualificato. Il rimedio con laser lavora per migliorare le irregolarità della pelle ed eliminando il primo strato superficiale della cute si ottiene un derma più liscio e levigato, lavorando al contempo anche sull’eliminazione delle cicatrici.

Esistono quindi dei veri e propri interventi chirurgici mirati ad eliminare le cicatrici che tecnicamente prendono il nome di escissione completa e di escissione intralesionale. Si tratta di metodologie che variano a seconda della tipologia di cicatrice, della sua ampiezza e della parte del corpo interessata. Un altro metodo chirurgico per eliminare le cicatrici si chiama mosaic aesthetic surgery e si basa sull’asportazione di parti di tessuto sane da punti nascosti del corpo, dove la pelle asportata viene impiegata per sostituire le porzioni lese dal processo di cicatrizzazione.

Cicatrici da acne laser: tipologie

Nella cura delle cicatrici acne, laser e rimedi chirurgici si propongono come i più veloci ed efficaci, perché si impegnano ad agire sul problema in modo profondo e per l’appunto chirurgico. Nel nostro presente sono molte le tecniche disponibili, che spaziano da un impiego molto massivo e dedicato a chi soffre di cicatrici radicate a sistemi più leggeri, che mirano ad affinare la grana della pelle e alla stimolazione di sostanze speciali come il collagene e l’elastina.

Il principio di funzionamento del laser che viene impiegato per curare le cicatrici acne è infatti duplice, perché da un lato si impegna a livellare la superficie del derma e quindi a migliorare la grana della pelle, mentre dall’altro si propone di stimolare la produzione di elastina e collagene, sostanze che il corpo smette di produrre in modo abbondante con il passare degli anni e che permettono di ricostruire naturalmente la pelle.

Cicatrici acne laser: tipologie e caratteristiche

Chi sceglie di impiegare il laser nella cura delle cicatrici acne deve chiedere diversi pareri ai medici dermatologi, perché orientarsi fra le proposte moderne potrebbe non essere semplice. A seconda della tipologia di cicatrici acne e della loro natura e gravità, è importante scegliere la metodologia migliore, per ottenere risultati visibili e soprattutto rispettare la naturale essenza della pelle. Vediamo quali sono le maggiori tipologie di laser per curare le cicatrici da acne:

Laser Erbium YAG: si tratta di un laser che agisce sullo strato superficiale dell’epidermide e che è indicato per sollevare le piccole imperfezioni e per stimolare la produzione di collagene e di elastina. Non agisce in modo profondo quindi è ideale per chi ha cicatrici acne poco profonde e al contempo desidera livellare i segni dell’età come le rughe.

Laser frazionato non ablativo: si tratta di un sistema che viene chiamato anche Fraxel e attualmente si propone come la metodologia più utile e consigliata per contrastare i segni delle cicatrici acne. Il laser di questa tipologia è in grado di stimolare lo strato più superficiale, non vaporizza la pelle, quindi causa un’irritazione modesta perché lavora in modo verticale sul derma. La percentuale di successo è buona, e vengono chieste più sedute per risolvere i casi più complessi.

Laser frazionato ablativo: si tratta di un sistema laser che agisce in modo profondo sul derma, perché viene vaporizzata l’epidermide nel suo interno. I risultati sono milgiori rispetto alla versione non ablativa ma èrichiesto almeno un mese di recupero nel decorso postoperatorio. Si tratta di una procedura che è consigliata a chi ha gravi problemi di cicatrici acne e desidera risolverli in modo veloce e intenso nella sua esecuzione.

Come scegliere la soluzione migliore? Se una persona ha la necessità e il desiderio di eliminare le cicatrici in modo veloce può affidarsi alle cure di un esperto medico dermatologo. In questo caso risulta utile valutare più pareri, per verificare che i medici siano concordi nel suggerimento della terapia più adeguata.

Se ciò si verifica, è quindi importante chiedere ogni informazione del caso per quanto riguarda la tipologia di trattamento, la strumentazione che viene utilizzata e anche i tempi reali di recupero. Per tempi di recupero non si intende solamente il periodo di tempo che serve per guarire dalle ferite create dal laser, ma anche il tempo di rigenerazione richiesto dal derma.

Facciamo un esempio semplice: se una persona sceglie di sottoporsi a una terapia di laser frazionato e viene richiesto un mese per il recupero, è importante capire se al termine di questo mese la persona potrà prendere il sole, dovrà impiegare farmaci o adottare altre misure di sicurezza, soprattutto in vista di impegni professionali, personali o legati alle vacanze.

In alcuni casi e se la pelle si presenta conformata in un certo modo, i tempi di recupero potrebbero infatti essere variabili, allungarsi o richiedere degli accorgimenti speciali. È quindi importante affidarsi ad esperti del settore che siano in grado di spiegare con la massima precisione il pre e il post operazione, per disporre di un quadro completo della situazione e poter programmare i mesi futuri in modo preciso.

Cicatrici da acne: rimedi della nonna

Nella cura delle cicatrici da acne, rimedi della nonna e rimedi naturali sono assimilabili, perché un tempo le persone potevano contare sulla saggezza popolare e sulla certezza che all’impiego di certi ingredienti corrispondeva un certo risultato. Le ‘materie prime’ impiegate dalla tradizione popolare per combattere gli inestetismi cutanei e quindi le cicatrici da acne si basavano infatti sulla ricerca di prodotti facilmente reperibili in natura, da applicare con certe metodologie e abili nel regalare risultati notevoli.

Le cure per le cicatrici acne che appartengono alla tradizione sono quindi rimedi semplici, che pescano dall’universo naturale e danno vita a rituali che chiedono di essere ripetuti con costanza per ottenere risultati visibili. Come sempre accade, i rimedi naturali chiedono pazienza e costanza, ingredienti base perché i trattamenti si rivelino efficaci. Vediamo alcuni rimedi della nonna per le cicatrici acne, che possono diventare fonte di ispirazione per chi cerca un trattamento leggero, naturale e benefico per risolvere il problema.

1- l’olio di oliva: l’olio di oliva è un prodotto altamente nutriente e in grado di schiarire le macchie che si formano sul viso a seguito delle cicatrici acne. Il rimedio della nonna chiede in questo caso di massaggiare l’olio di oliva nella dose di alcune gocce sulla pelle del viso e di lasciare assorbire il composto. Si tratta di un ingrediente che si impegna a ricostruire il film della pelle e quindi a migliorare gli avvallamenti tipici delle cicatrici acne. Molto utili sono anche l’olio di mandorle dolci e quello di bacche di rosa canina. Attenzione alla stagione e anche alla tipologia di pelle, perché gli oli naturali sono altamente efficaci ma hanno la caratteristica di ungere la pelle e anche di ostruire i pori. L’olio deve quindi essere massaggiato in profondità e impiegato al massimo due volte alla settimana se la pelle si rivela essere grassa e tendente a ungersi.

2- il limone: in questo caso la ricetta è molto semplice, perché si tratta di spremere alcune gocce di succo di limone in un batuffolo di cotone e quindi di passarlo sulle zone del volto e del corpo che sono interessate dalle cicatrici da acne. Il limone lavora per effettuare un leggero peeling e anche per schiarire le macchie. Al termine del trattamento è importante sciacquare il viso e non esporsi mai al sole, perché il limone a contatto con i raggi solari potrebbe pigmentare la pelle e far insorgere antiestetiche macchie scure nel derma.

3- Il bicarbonato: il bicarbonato è un ingrediente ‘magico’ che viene impiegato come rimedio naturale per molti problemi della pelle. La sua composizione è granulosa ma molto fine, quindi permette di effettuare un peeling superficiale in grado di attenuare gli avvallamenti tipici delle cicatrici da acne. Si tratta, al contempo, di un rimedio naturale, ma che chiede di essere utilizzato al massimo due volte alla settimana e con estrema dolcezza, soprattutto se la pelle è delicata e/o soggetta alla comparsa di brufoli. Il bicarbonato deve essere applicato sulla punta delle dita e quindi massaggiato nelle aree interessate dalle cicatrici da acne. Il composto va quindi sciacquato e al termine è sempre ideale applicare un olio naturale o una crema specifica per ristorare la pelle dopo lo stress subito con il peeling.

4- Il miele: la ricetta di rimedi della nonna contro le cicatrici da acne che impiega il miele è semplice e veloce, in quanto si tratta di mescolare del miele con un tuorlo di uovo fresco e di applicare il composto come maschera naturale per almeno 30 minuti. Al termine, la maschera va sciacquata con cura. Si tratta di un composto utile perché è rigenerante e ammorbidente, ideale per le cicatrici da acne molto profonde e stabilizzate nel tempo.

Cicatrici acne rimedi: foto che ne dimostrano l’efficacia

Le cicatrici acne sono il risultato di un’acne che può non essere stata curata con i giusti metodi, oppure di un’acne particolarmente intensa e importante, che ha lasciato sul viso e su certe parti del corpo delle cicatrici. Si tratta di un problema che chiede di essere risolto, soprattutto se le cicatrici sono evidenti e portano a malformazioni del tessuto cutaneo sul volto, la parte più esposta del corpo e quindi quella più soggetta allo sguardo delle altre persone. Grazie alle migliorie che sono state portate avanti in campo medico-scientifico, combattere le cicatrici da acne è oggi più semplice rispetto al passato ed esistono molti modi per contrastare il problema con efficacia.

Cicatrici acne: rimedi naturali

Chi sceglie di curare le cicatrici acne con rimedi naturali può contare su un bacino di prodotti che spaziano dai frutti come il limone, l’ananas e il pomodoro fino agli oli naturali e al bicarbonato. Si tratta di ingredienti naturali che permettono di attuare un peeling leggero sulla pelle e anche di nutrirla e facilitare la cicatrizzazione completa grazie ai contenuti di sostanze elasticizzanti. È questo il caso del miele, della vitamina A pura e di ingredienti quali la polpa di aloe vera e l’olio di rosa canina. Questi frutti e questi oli naturali possono essere impiegati sul volto e sulle zone da trattare per curare il problema con calma e intelligenza, contando sulla forza della natura e limitando al massimo il pericolo di sviluppare intolleranze o allergie.

Cicatrice acne: i rimedi farmacologici

Chi non si accontenta di impiegare prodotti naturali perché desidera ottenere risultati più veloci e immediatamente visibili può impiegare i tanti rimedi topici di origine farmacologica che sono disponibili in commercio. Si tratta di creme come ad esempio la Mederma, che permettono di esfoliare la pelle con ardore e quindi di stimolare la produzione di collagene e di elastina al fine di ricostruire con i giusti tempi i tessuti danneggiati dalle cicatrici acne.

Le creme da impiegare possono essere a base di acido ialuronico e acido glicolico, stimolatori della produzione di sostanze quali il collagene e l’elastina, oppure cosmetici che attuano una efficace abrasione come il peeling esfoliante, fino ai prodotti di filling che contengono acido ialuronico e collagene sintetizzati. Come possiamo notare, si tratta di prodotti che possono donare risultati molto interessanti, ma che chiedono di essere portati avanti con costanza nel corso del tempo.

Cicatrici acne: i rimedi estetici e chirurgici

Le persone che desiderano ottenere risultati veloci e sicuri possono affidarsi ai tanti rimedi estetici e chirurgici per contrastare le cicatrici acne. Si tratta di sistemi che nel corso del tempo sono diventati sempre più raffinati e che si basano essenzialmente sull’impiego di una strumentazione pensata per lesionare volutamente la pelle, al fine di stimolarla nel produrre il collagene e l’elastina che sono indispensabili per guarire la pelle dalle cicatrici acne.

Nel dettaglio, le tecniche più impiegate sono il laser, che può essere frazionato non ablativo o frazionato con Co2, il quale si impegna a creare una sofferenza nella pelle voluta, che permette al derma di produrre le sostanze cicatrizzanti. Fra i rimedi chirurgici ed estetici si annovera la dermoabrasione, che viene effettuata con una spazzola speciale che ‘toglie’ uno strato superficiale di pelle al fine di levigarla, il needling con dermaroller che impiega tanti aghetti che creano una microsofferenza nella cute e l’innovativo ma più impegnativo sistema di mosaic surgery, che impiega porzioni di pelle sana in sostituzione di quelle che sono state compromesse dall’acne.

Come possiamo notare, le foto mostrano che queste tecniche di chirurgia e di raffinata estetica permettono di ottenere risultati molto interessanti, soprattutto nei casi in cui l’acne ha raggiunto uno stadio avanzato e la pelle del volto o di altre zone del corpo si rivela essere molto problematica a causa di solchi e avvallamenti profondi.

Cicatrici acne: i rimedi fai da te

Le cicatrici acne sono un inestetismo che interessa molte persone in tutto il mondo e che appaiono in seguito ad un’acne che non è stata curata a dovere o che si è proposta in forma particolarmente aggressiva. Molti sono i rimedi che possono essere attuati per migliorare le cicatrici acne, fra i quali troviamo quelli farmacologi, come le creme e i gel, i rimedi chirurgici e i rimedi naturali fai da te.

È importante considerare che i rimedi fai da per le cicatrici acne possono richiedere più tempo per risultare efficaci, perché i principi attivi contenuti nelle sostanze impiegate sono minori come concentrazione. D’altro canto, i rimedi naturali non apportano effetti collaterali indesiderati, sono rispettosi della conformazione della pelle e permettono di curare le cicatrici con calma ed efficacia.

Cicatrici acne: rimedi fai da che arrivano dalla natura

Molti sono i rimedi naturali fai da te che possono essere impiegati per contrastare efficacemente le cicatrici acne. Vediamo quali sono i più utili e semplici da usare:

– La polpa di aloe vera: l’aloe è una pianta magica e amica della pelle, perché nelle sue foglie è contenuta una polpa che vanta proprietà rigeneranti ed elasticizzanti. L’ideale è coltivare delle piante in casa, che sono semplicissime da gestire e quindi impiegare la polpa fresca estraendola con un cucchiaino e lasciandola in posa per almeno 30 minuti al giorno. Il gel è fresco, inodore e piacevole, e grazie al suo contenuto di vitamine sa livellare la pelle e aiutarla a ricomporsi nelle zone segnate dalle cicatrici acne. La mistura va quindi sciacquata con acqua tiepida.

– Il bicarbonato: ingrediente chiave di tanti composti naturali, il bicarbonato di sodio può essere impiegato in velocità per svolgere un leggero effetto abrasivo. Basta inumidire le mani e cospargerle con un velo di bicarbonato, quindi massaggiare le macchie per qualche secondo e sciacquare con cura. Il rimedio fai da te deve essere eseguito al massimo una volta a settimana; per non sfibrare la pelle e per ottenere risultati ottimali è ideale applicare una maschera all’aloe o alla frutta per lavorare in modo completo sulle cicatrici.

– Il limone: il limone è un forte rimedio fai da te per le cicatrici acne, che chiede di essere impiegato alla sera e di non esporsi mai al sole quando lo si sta ‘indossando’ perché potrebbe macchiare la pelle. È sufficiente impiegare qualche goccia di succo di limone in un batuffolo di cotone e passare sulle aree scure, lasciare in posa una quindicina di minuti e quindi sciacquare.

– Il miele: il miele è un ingrediente fai da te furbo e piacevole, perché grazie al suo alto contenuto di glucosio sa nutrire la pelle e migliorare le macchie. La scelta ideale è di impiegarlo in abbinamento al tuorlo d’uovo, per creare una maschera che può essere lasciata agire per circa quindici minuti e poi sciacquata con cura.

– Il pomodoro: il pomodoro è un frutto molto interessante, perché è ricco di betacarotene e agisce con proprietà esfolianti sul derma. Il suo contenuto di vitamine è inoltre molto alto, quindi la polpa può essere impiegata per creare delle maschere che levigano la pelle dolcemente e al contempo la rigenerano in tutta semplicità.

– L’olio di rosa canina: si tratta di un olio che è indicato come rimedio fai da te di grande interesse, perché è ricco di sostanze che sono in grado di rigenerare i tessuti danneggiati del derma. Il suo profumo è buono e la sua composizione è molto ricca. L’olio può essere impiegato come base per il trucco in inverno, o come siero notturno per migliorare giorno dopo giorno la struttura della pelle e rendere meno evidenti i segni lasciati dalle cicatrici acne.

La ricerca medica ed erboristica sta facendo passi da gigante sulla cura delle cicatrici acne. In particolare, per le cicatrici acne, rimedi 2016 e rimedi che sono stati proposti nelle scorse stagioni mirano ad offrire prodotti e terapie complete, in grado di affinare la pelle del viso e di rimarginare le cicatrici grazie alla stimolazione di sostanze naturali prodotte dalla pelle come il collagene e l’elastina. Ma vediamo quali sono i rimedi più recenti per le cicatrici acne.

Cicatrici acne: rimedi in crema

Le case farmaceutiche propongono ogni anno rimedi nuovi, arricchiti da sostanze di nuova generazione e quindi più raffinate per combattere e limitare i segni delle cicatrici acne. Alcune pomate sono disponibili da banco, mentre altre chiedono la prescrizione di ricetta medica, perché tutto dipende dalla quantità di principio attivo presente nella composizione del prodotto. Vediamo quali sono le creme e le pomate disponibili:

La crema Mederma: da tempo un must per curare le cicatrici acne, Mederma ha migliorato nel corso del tempo la sua composizione e secondo la American Academy of Dermatology si propone come un prodotto in grado di trattare efficacemente le cicatrici da acne. Il plus va ricercato nel contenuto di filtri solari, importanti per proteggere la pelle dall’esposizione solare che potrebbe peggiorare il problema.

L’idrochinone: si tratta di un rimedio topico che si impegna a schiarire le cicatrici da acne. La medicina è disponibile sia come rimedio da banco sia dietro prescrizione medica, in base al suo grado di contenuto di principi attivi. È importante chiedere al farmacista di fiducia come impiegare questo rimedio, perché l’idrochinone scolora la pelle, e non va quindi impiegato in associazione con prodotti che contengono perossido di benzoile e perossido di idrogeno perché potrebbero macchiare la pelle.

Nelle cicatrici acne, rimedi in creme e rimedi naturali si basano sul contenuto di ingredienti mirati. Le creme contro le cicatrici acne possono essere di origine naturale, ma anche farmacologica, e si propongono entrambe lo scopo di risolvere il problema delle cicatrici acne levigando la porzione di viso o di corpo interessata e rendendo meno visibili gli avvallamenti che sono tipici di questo problema grazie alla stimolazione di sostanze come l’elastina e il collagene.

Le cicatrici acne che compaiono sul volto possono essere vissute con grande disagio, in primis perché si tratta di avvallamenti cutanei evidenti e in secondo luogo perché non permettono di avere un derma soffice e regolare. Si tratta di una delle forma di cicatrici più diffuse in assoluto, che derivano da un’acne mal curata o manifestatasi in maniera molto acuta.

Nella maggior parte dei casi, l’acne regredisce in maniera spontanea con la crescita, ma anche con l’impiego di detergenti e prodotti curativi che sanno limitare il problema. In alcuni casi la patologia induce però alla comparsa delle cicatrici, quindi è fondamentale che durante la sua manifestazione sia effettuata una visita dermatologica per capire l’entità e anche i metodi di cura più adatti per contrastarla.

Se le cicatrici acne insorgono, è importante cercare di eliminarle mediante metodi precisi. Alcune persone desiderano affidarsi a trattamenti chirurgici, come il laser o la esfoliazione chimica, mentre altre preferiscono agire in modo meno invasivo, impiegando rimedi in crema, che possono essere applicati sul viso o sulle zone da trattare nel corso della normale routine di igiene quotidiana.

Cicatrici acne: quali sono le cause?

L’acne è un problema della pelle che colpisce molte persone e che si manifesta con la comparsa di brufoli, fistole e punti neri comedonici in zone ben localizzate del viso e del corpo. Si tratta di una situazione problematica, non solo dal punto di vista medico, ma anche sociale ed emotivo, perché l’acne porta con sé manifestazioni esteticamente spiacevoli e apporta alla pelle un’untuosità spesso difficile da contrastare.

Molte persone sofferenti non hanno ben chiare quali sono le cause dell’acne e quindi cercano di rimediare affidandosi ai trattamenti ‘fai da te’ o ai consigli degli amici. Niente di più sbagliato, perché l’acne è un problema decisamente serio, che deriva da un pool di cause ben precise. Fra le cause maggiori troviamo l’alterazione dell’apparato ormonale e recettoriale, ovvero i recettori delle ghiandole sebacee sono indotti ad assorbire quote maggiori di ormoni, l’iperincrezione ormonale, ovvero l’alterazione legata alla produzione di testosterone nei maschi e di estrogeni nelle donne, la produzione del tappo cheratinocitario e l’infiammazione a causa di un bacillo che si chiama p.acnes.

Possiamo quindi notare che si tratta di cause determinate dalla genetica, dai disequilibri ormonali, ma che possono essere favorite e mantenute da azioni e abitudini errate, quali l’uso di cosmetici inappropriati, comedonici o troppo aggressivi, dall’esposizione ai raggi UV del sole o delle lampade abbronzanti, e da condizioni di stress psicofisico.

Perché si formano le cicatrici dell’acne?

Le cicatrici dell’acne si formano perché la componente infiammatoria del problema degenera oppure è aggravata dalla comparsa di infezioni. In altri termini, la pelle non è in grado di sostituire naturalmente le aree cicatrizzate che assumono la tipica forma butterata.

Viso, spalle, zona presternale sono le aree solitamente interessate dal problema, quindi la causa principale della formazione delle cicatrici da acne va ricercata nell’incapacità della pelle di rigenerare in autonomia gli strati che sono stati lesionati dall’infiammazione.

Abbiamo visto che le lesioni sono una delle cause principali della formazione delle cicatrici e, in questo specifico caso, la lesione è dovuta all’acne e alla sua manifestazione. Il tutto si lega ad un’alterazione della produzione del collagene, la proteina che costituisce il tessuto connettivo, che nel caso di acne prolungata o infettata non riesce a sostituire le zone cicatrizzate o lo fa con maggiore lentezza rispetto al processo naturale.

Cicatrici da acne: di che tipo sono?

Nel dettaglio, le cicatrici da acne possono essere di tipo discromico quando sono caratterizzate da macchie tonde del diametro di pochi millimetri, variabili dal rosa al rosso, superficiali e non depresse. Si tratta delle cicatrici meno evidenti e di conseguenza meno fastidiose. Le cicatrici da acne possono però degenerare e assumere la forma di cicatrici ipertrofiche o cheloidee, quindi rilevate e caratterizzate dalla presenza di lesioni. Le cicatrici da acne possono essere anche atrofiche, quando interessano gli strati più profondi della cute e hanno la caratteristica di essere molto profonde.
Tre sono inoltre le classificazioni delle cicatrici da acne ovvero:

  • le cicatrici ice-pick: si tratta di cicatrici che si manifestano con puntini e sono molto profonde, vengono spesso scambiate per pori dilatati e sono molto difficili da trattare;
  • le cicatrici a box-car: si tratta di cicatrici piane e depresse caratterizzate da bordi molto taglienti, sono abbastanza semplici da trattare;
  • le cicatrici a scodella: sono cicatrici concave e dai margini morbidi. Si tratta delle cicatrici più facili da trattare.

La prevenzione gioca quindi un ruolo fondamentale per evitare che si formino cicatrici acne. Il consiglio principale risiede nell’evitare i metodi ‘fai da te’, improvvisati e poco sicuri, e chiedere un consiglio a un medico dermatologo. In questo modo chi soffre di acne può capire quali sono le manifestazioni del problema e la sua gravità, nonché procedere con cure specifiche e veloci, che mirano ad evitare la formazione di cicatrici post acne.

Cicatrice acne: i rimedi medici

Le cicatrici acne sono dovute all’infiammazione della pelle riconducibili a questa manifestazione. Si tratta di un problema che solitamente interessa il volto, ma anche le spalle e la schiena. Non tutte le tipologie di acne danno origine alle cicatrici, perché molto dipende dal disturbo e da come esso viene affrontato e trattato nel corso del tempo. Anche l’acne giovanile, dovuta principalmente a disfunzioni di natura ormonale, può lasciare delle tracce indelebili, ed esistono delle forme di acne molto gravi, come ad esempio l’acne cistica e la cheloidea, che si rivelano quasi sempre collegate alla comparsa delle cicatrici. Quali sono i rimedi medici per eliminarle?

Per le cicatrici acne, i rimedi medici a disposizione dei pazienti sono molti e spaziano dall’applicazione di prodotti abrasivi fino agli inventi che vengono effettuati con il laser. Se le cicatrici da acne si rivelano profonde, cheloidee o ipertrofiche è necessario ricorrere a interventi di microchirurgia estetica, in quanto la sola applicazione di prodotti topici, anche molto abrasivi, non è sufficiente per risolvere il problema. I medici dermatologi lavorano quindi con la microchirurgia, impiegando sofisticati sistemi al laser che si dividono principalmente nelle seguenti categorie:

Laser non ablativo

si tratta di un laser che non si impegna ad eliminare le cellule che compongono lo strato superficiale del derma, perché il suo scopo è quello di stimolare la produzione di collagene. Sappiamo che il collagene è una sostanza che si occupa di rimarginare la pelle, quindi la tecnica impiega il laser in modalità frazionata, ovvero diretta solo alle piccole aree che ne necessitano. In questo modo la totalità dei tessuti non viene intaccata e il procedimento medico agisce solamente sulle zone interessate. Nella pratica, il laser ‘ferisce’ le zone dove si trovano le cicatrici e stimola la pelle a produrre il collagene necessario per andare a riempire gli avvallamenti creati. Il risultato è una pelle dall’aspetto levigato e composto. Si tratta del trattamento meno invasivo, perché richiede un’anestesia locale e non è doloroso per il paziente.

Laser ablativo CO2

questo tipo di laser viene definito chirurgico, in quanto impiega i raggi infrarossi e la CO2 per colpire l’acqua che è presente nei tessuti. Viene in questo modo causato un danno termico che fa sì che la pelle attui un meccanismo di auto-rigenerazione spontaneo. In questo modo la pelle risulta levigata e anche questo metodo può essere frazionato, ovvero diretto alle singole aree interessate. Solitamente, il laser ablativo viene impiegato con anestesia locale e la stima di guarigione è di alcuni giorni.

La dermoabrasione

in questo caso si tratta di un vero e proprio intervento di microchirurgia estetica che si impegna ad eliminare uno strato superficiale dell’epidermide. Per attuare questo intervento viene impiegata la cosiddetta ‘fresa abrasiva’ che toglie uno strato di pelle e quindi lo leviga e attenua le cicatrici presenti. Si tratta di un intervento invasivo, che solitamente è eseguito in fase di anestesia totale per permettere al chirurgo di lavorare in condizioni ottimali. In questo caso i tempi di recupero sono piuttosto lunghi perché il viso risulta arrossato per un minimo di tre mesi e il paziente deve apporre una pomata antibiotica per circa 10 giorni, al fine di evitare lo sviluppo di infezioni nella zona trattata.

Il mosaic surgery

si tratta di una tecnica che asporta con uno strumento chiamato trilix una porzione di pelle dall’area interessata dalla cicatrice. L’area estratta viene sostituita con una porzione di pelle sana che viene prelevata al paziente stesso in zone nascoste del corpo. A seconda dei casi, l’intervento è effettuato in anestesia locale endovenosa perché il paziente sia bloccato, e al termine dell’operazione vengono applicate delle medicazioni che devono essere mantenute per un certo periodo di tempo. La previsione di guarigione è solitamente pari a 10 giorni.

Il needling

si tratta di una tecnica non chirurgica che viene eseguita con uno speciale strumento chiamato dermaroller, una piccola ruota dentata dotata di aghi che penetrano nella pelle provocando dei microfori. Anche in questo caso lo scopo è di ricreare volutamente un micro-trauma che spinge la pelle a produrre collagene ed elastina, ovvero le sostanze preposte a ricostruirla. L’intervento non avviene in anestesia locale o parziale, ma il paziente è invitato ad apporre nell’are interessata una pomata anestetica. I risultati effettivi di questo trattamento sono visibili dopo 6-8 mesi dalle prime sedute.

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