Benessere
Abbigliamento: consigli pratici per restare in salute
L’inverno sta facendo il suo ingresso e con lui anche la nuova moda di questa stagione fredda. Attenzione però, perché molte donne sbagliano modo di abbigliarsi e non dal punto di vista estetico, bensì da quello della salute. Avete mai pensato che il nostro modo di vestirci influisce sulla salute del nostro organismo? Sì perché se si soffre di disturbi, anche di lieve entità, come per esempio il mal di gambe, o l’alluce valgo o di varici, giusto per citare i i comuni, l’abbigliamento fa decisamente la differenza.
Pariamo del mal di gambe. Questo disturbo nelle donne è molto frequente, soprattutto dopo i 30 anni e dopo una gravidanza. Le cause di questo fastidioso problema sono molteplici, ma sicuramente tra i fattori più incisivi ci son senza dubbio uno stile di vita non del tutto coretto, lo stare troppo in piedi o sedute, così come una mancanza di adeguato movimento, ovviamente in assenza di patologie più serie di cui le gambe stanche sono sovente un sintomo. Ma come influisce il modo di vestirsi su questo problema? Sicuramente vanno evitate delle calze autoreggenti a gambaletto. Queste, infatti, se da una parte sono molto pratiche, dall’altra possono causare gravi danni alla circolazione periferica, andando ad aumentare la sensazione di stanchezza, bruciore e pesantezza.
Meglio optare per calze collant o, secondo il parere del medico, per delle calze a compressione graduata, si trovano in farmacia e durante la stagione invernale, poiché sono abbastanza spesse, possono essere indossate sotto a dei pantaloni, o leggings. Un’altra accortezza da utilizzare è quella di evitare dei pantaloni tipo jeans troppo stretti. Evitare i modelli skinny se si soffre di questo disturbo, meglio scegliere dei leggings più morbidi che consentano la normale circolazione sanguigna.
Ora veniamo alle calzature. Certo, la stagione propone dei modelli di grande effetto visivo, con bellissimi tacchi e punte, tuttavia, con il fastidio delle gambe pesanti o col mal di gambe è meglio non utilizzarle spesso. Una volta ogni tanto sono concesse, diciamo nelle occasioni speciali, ma per tutti i giorni la cosa più giusta per le nostre gambe è quella di indossare della scarpe con un minimo di tacco, anche attorno ai 5 cm, meglio grosso piuttosto che a spillo, e con una punta che non sia eccessivamente stretta. Il problema delle scarpe a punta, infatti, non è solo che gravano sulle gambe stanche e doloranti, ma anche sul disturbo che viene chiamato alluce valgo, ovvero una deformazione delle ossa dell’alluce che va a spostarsi, quasi sdraiandosi, sul primo dito e con la formazione della classica “cipolla”.
